giovedì 26 aprile 2012

Estate, che parola lontana

Ecco oggi sto a casa c'è festa a scuola non si va.
Mi annoio che palle al computer mi rompo alla play ci ho i soliti giochi.
Non c'è nessuno che gioca a pallone qui sotto in strada sono tutti partiti anche se non è estate.
All'oratorio non ci vado mi prendono in giro.
Voglio andare anche io via ma non ci sono i soldi bisogna aspettare l'estate.

Aspettare aspettare aspettare.
Chiuso in questo stanzone d questo palazzone vuoto.
L'ho girato e rigirato lo conosco sembra la mia casa ma molto più grossa come nei sogni.
Anche quando guardo al città dalle finestrone anche lei è grossa gigantesca e però non c'è mai il sole e nessuno.
Vado ancora mi affaccio mi appoggio guardo fuori respiro si sta bene fa freddo ma l'aria è pulita anche se c'è sempre le nuvole grigie un tetto su questa città gigante.
Nessuno però nessuno non c'è mai nessuno.

Aspetta quella chi è?
Qui sotto sulla terrazza qui sotto c'è una donna che zoppica è ferita.
Vestita tutta nera di pelle nera come un cowboy uno di quelli che fanno i duelli.
Una cowboy anzi una cowgirl si dice mi sembra.
Che fa?
Guarda sotto anche lei aspetta c'è un altro cowboy seduto più sotto nella via ci ha una pistola.
Una pistola!
Ma lei ci ha un fucile!
Un fucile!
Lui mica la vede e lei non gli spara lo guarda.
Aspetta.
Aspettano.

Aspettare aspettare aspettare.
Che strane robe che mi sogno a occhi aperti in quel palazzone di quella città gigante che noia.
Uffa che noia quando arriva l'estate?

2 commenti:

pyperita ha detto...

Qua è già arrivata, oggi saranno stati 30 gradi.

Claudio dei Norma ha detto...

Anche a Roma è arrivata, già da una cifra la gente non fa altro che spararsi.
Stay true.

Black Cloudio