martedì 13 luglio 2010

Musica da cortile.


Mi fanno male gli occhi, mi concentro sulla traduzione, sullo schermo.
Finestre aperte, mezzogiorno di domenica: rimbalza dentro casa, sui mobili, rotola sulla scrivania, il tonsillare di Gigi D'Alessio, più e più volte, diverse canzoni, mai sentite, e si accompagna a singhiozzo una voce di donna, calda, roca, niente male, ma stonata.
Sbuffo, mi massaggio tra occhi e naso, scelgo l'mp3 giusto: gli sparo a 10 i Sepultura, glieli erutto fuori.
Tutti gli uomini suonano a dieci.
Se non puoi farteli amici, combattili.

Cammino nel vialetto del cortile, mi sembra quasi di lasciare muri di calore ai miei fianchi, alti, traslucidi, ipnosi da caldo assolato.
Raggi eterei di musica aliena reticolano di fronte a me. Rallento il passo, mi fermo, alzo il capo a cercare la finestra.
Il sassofono (tenore... sì, tenore secondo me) tesse la sua tela di arpeggi semidiminuiti.
Attraverso la rete di note in punta di piedi, surreale, geometrie ellittiche, sorridendo a quel richiamo di altre dimensioni.

Alle sei di mattina c'è un altro merengue, quando mi tolgo la cuffia, tanto è sabato, domani non faccio niente, posso guardare film all'infinito.
Poi finisce, le risate, frasi ad alta voce di maschio spagnolo, scrosci di urla polifoniche, le risate ancora le risate di femmine sudamericane, spiovono, perforano letto e divano, picchiano duro, accoltellano, feriscono occhi e stomaco.
- Basta! Dobbiamo dormire!
Un attimo di silenzio, dopo l'ennesimo sbottare di anziana esasperata.
- Segnorra se vede che non è mai stata giovane!
La donna del capo, i suppose, e le risate, le risate dietro di lei.
Com'è che nessuno chiama la polizia, mi chiedo, saranno pericolosi, mi rispondo.
Esito un attimo a rimettermi le cuffie verso un altro film, inizia una salsa calipsata mica male, con dei nachos e del chili, viene fame se ci pensi.
Mi accendo una sigaretta.

Davanti al computer, scelgo quale telefilm guardare.
Cristalleria di metallo, una filastrocca di pianoforte marcia composta come tanti soldatini di piombo che scendono dall'alto, entrano dalla mia finestra, luccicano al sole che passa tra le foglie dell'albero, un due, un due, siamo We are the champions dei Queen, per l'ennesima volta riprovata, con i soliti errori, le solite crepe che cigolano l'esecuzione rigida come una pianola a manovella.
Sorrido, suonala ancora Sam.
Che comunque ci piace, ci spensiera, annuisce la gatta.

Chiudo il getto d'acqua della doccia.
Mi infilo l'accappatoio, mi sfrego i capelli nel cappuccio.
Appena smetto l'aria calda del bagno viene levigata dal filo corposo di un violoncello.
Vola, si scioglie, respirando da ogni poro che riesce a trovare per entrare da me, e uscire, e volare ancora, verso il cielo dell'estate.
Esco dal bagno, mi accosto alle persiane chiuse della cucina.
Chissà chi sei, tra tutte queste facce disperse, sportine della spesa, zaini, cazzuole e ventiquattrore, chi sei tu, angelo di ringhiera.
Chiudo gli occhi, annuso le volute armoniche, il vibrare e il levarsi.
La gatta sul davanzale, rimaniamo così.
Appesi a questo aquilone di luce.

10 commenti:

simple ha detto...

Sinfonia contemporanea.
:)

nemoravi ha detto...

West Side Story... l'angelo di ringhiera, magari, si chiama Maria ;)

peppermind ha detto...

@simple: per chi vuole ascoltare... :P

@VicKy: Sì... o magari Ugo, non è mica detto >.>

Anonimo ha detto...

Troppo casino dove stai tu.

I miei silenzi sclererebbero.

L.H.

Greis ha detto...

Ho ascoltato..bellissimo post WeWWer.
C'è il CD in giro? ;-)
Non mi va di scaricarlo sul mulo!

peppermind ha detto...

@L.H.: Ho sclerato tante e tante di quelle volte... io vivo in una casbah. ma ormai credo che mi mancherebbe.

@GraceMaFubba: Rido... ne hanno stampate cinque copie, andate esaurite con la mamma, il papà, la zia la cuggina grassa e quella brutta. Però teniamo grossa rimastanza di giggidalepphio in magazzino, interessa l'articolo, donne, è arrivato il discografino?

Tyler Durden ha detto...

"Sepoltura" più che una risposta musicale a Gigi D'alessio sarebbe un trattamento da riservargli.... ;-)

marlene ha detto...

ci sarà una canzone giusta per ogni momento o il momento giusto per ogni canzone che si ascolti? di fatto le colonne sonore della vita hanno il potere di amplificare qualsiasi stato d'animo.
p.s. Gigi Caleppio non è contemplato nella mia idea di colonna sonora ma in quella di altri sicuramente si...por ciapen!! ;)

nemoravi ha detto...

no, nella mia visione a Ugo non ci avevo pensato... orizzonti limitati, i miei o__0

peppermind ha detto...

@Tyler: i percorsi per gnente misteriosi della psiche :P

@Marilina: Vero, io vivo la mia casa caciarona e musciale così, come colonna sonora... se no impazzisco :P
E Gigi Calesse ha il suo perché, se lo prendi come rumore di sottofondo... ti pare d'essere al mare.

@VicKy: Forse sono io che devo vederne uno bravo... =__=