venerdì 27 marzo 2009

La Madre di tutte le chiavi.


Lo vedo tutti i giorni, quel cartello.
Sulla porta d'entrata secondaria, che uso tutti i giorni.
Tutti i giorni rileggo la frase.
Tutti i giorni mi punzecchia la coscienza da filosofo del linguaggio.
Tutti i giorni lascio correre, via, comunque si capisce che vuol dire, dai...
Ma oggi ho le palle "semanticamente" girate.

Il messaggio recita:

Tenere chiusa questa porta.
Ricordatevi di avere sempre con
voi la chiave apriporta.
La famosa chiave apriporta???


Non ce la faccio, DEVO chiedermelo: ma quanti cazzo di tipi di chiavi ci sono, secondo voi?

Allora: ce n'è una chiudiporta, una apriporta... ah, vero!, anche una USB, sì, ora ricordo!
Una "di lettura", una "inglese... madò, quante, grazie Dio per avermi donato questo Mondo ricolmo di vit.. di chiavi, cioé, grazie O' Mia Ditta per avermelo fatto scoprire!
Avete fatto proprio bene a specificarmi quale fottuto modello di chiave devo sempre avere con me se voglio aprire la vostra stronzissima porta!


Metti che mi balenava in mente di cimentarmi nella sacra arte dell'AprOporte Con Chiave Articolare, che sono un po' fuori allenamento... ma vi farei martellare l'emisfero sinistro da Nietzsche, se servisse a spremere fuori qualcosa.

E poi, a questo punto... non mi fregate con il dettaglietto che il cartello l'avete appiccicato a QUESTA porta:

quale chiave, delle infinite appartenenti alla categoria kantiana "apriporta", ora dovrò brandire?

Che non siamo mica tutti commerciali, con la capacità d'astrazione di un pangolino nella stagione degli amori
(cartello su porta lì, chiave aprOporta qui),

se mi specifichi qualcosa ("il tipo di chiave che ti serve è quella che apre le porte", ma va'?, "giuro!")
ma nel contempo mi apri un numero indefinito di scenari (apre LA PORTA, quella iperuranica, dalla quale TUTTE le portacce reali discendono),
non mi basta che tale specificazione si appiccicata a una porta per capire che è QUELLA da aprire, ora voglio che tu finisca la tua fottuta catena di restrizioni logiche, fino in fondo, su da bravo, bevi tutto, e dimmi qual è: LA CHIAVE!

- Sì, è ESSA è una "apriporta", ma ci sono tante porte, ragazzo... devi scegliere la tua.
- Grazie maestro. (Nell'occhio del ragazzo si riflette un albatros che spicca il volo dal dirupo, stagliandosi nel tramonto)
- E ragazzo...
- Sì?
- Per la consulenza, fan dusént'euri. (La mano del vecchio scatta fuori con movimento da cassa di supermarket)
- Ma togliti dai coglioni, vecchio cialtrone. (Nell'occhio del ragazzo si riflette lui stesso che spinge il vecchio giù dal dirupo)


La vita la prendo con filosofia... del linguaggio.
È uno sporco lavoro, qualcuno dovrà pur farlo.

SE LEGGENDO I VOSTRI AVVISI IO POTESSI FARVELI INGOIARE, SPACCIANDOLO PER IL GIOCO DELLE PICCOLE SPIE RUSSE, AH SE LO FAREI...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

era per non confonderle con la chiave di volta..

lise.charmel ha detto...

ho una domanda. ma se ho aperto la porta con la chiave apriporta, poi la devo anche chiudere, perché il cartello dice che la porta deve restare chiusa. con cosa la chiudo allora?
°__°

peppermind ha detto...

Lise: Non ho mai guardato dietro la porta, non vorrei ci fosse scritto di portare sempre con me la chiave chiudiporta!

Gap: forse una volta, ma oggi al limite la si confonde con la chiave di oggi... (ok, sono fuso)