lunedì 10 agosto 2009

Via Dalla Realtà, numero 8.


Milk Mind: Stai sognando.
Pepper.
Ma posso comunicare solo così.
Ti ho assunto.
Domani inizi.

Peppermind: … ma… chi parla?
Assunto… cosa?

MM: All’Hyper Maieutic Phone Center.

PM: Ma che ca-

MM: Tutti potranno mettersi in comunicazione con te.
Ti potrai mettere in comunicazione con tutti.

PM: Ma tutti chi?
Ma cosa ceppa stai dicendo?
Ma chi sei?

MM: Questa settimana sarà una strada.
Che corre lontano da dove le cose succedono.
Lunedì le sentirai in lontananza.
Come i rumori di un paese alla sera.
Quando ti affacci da una finestra, sotto di te i panni stesi.
E quel suono di gente che sale dal basso, mentre annusi il mare.
E sarai al mare.
Nuoterai, ti immergerai, ascolterai il suono che fa quando tutto assorbe nel blu.
Scivolerai nelle correnti fredde, e poi su, a irrompere di nuovo nell’aria piena di sole.

Martedì le cose ti verranno incontro, mentre si disgregano.
In fuga dalla normalità che le tiene insieme, si confonderanno, barcolleranno tra infinite possibilità.
Ti tufferai nel prato che costeggia quella via che porta lontano dal centro, ne sentirai il profumo secco che ha in Agosto, prima di sbatterci la faccia, un segno verde che non vien via manco in lavatrice.
Con il naso gonfio per la botta, e l’occhio un po’ lacrimoso, seduto tra l’erba, per strada vedrai passare questa parata di scherzi da orlo della realtà.
Neonati che spingono passeggini colmi di mamme, zingari in completo di tweed e scarpe col tacco, commercialisti in giacca di canotto sgonfio, che ti vien da pensare che in acqua affonderebbero, pupazzi Fasoletti vestiti da fedeli confalonieri, politici di sinistra che si buttano a sinistra-

PM: Impossibile, dai!

MM: Io ne ho visti di commercialisti in giacca di canotto.
Nella confederazione delle Pleiadi è di moda, questo millennio.

PM: No, dicevo dei politici di sinistra…

MM: Mercoledì questo ultimo tentativo di adattamento, finirà.
La strada sarà deserta.
Solo l’attutito suono delle case di campagna, in quell’ora che precede il pranzo.
Il profumo del sugo, il battito di qualche pentola, sportelli, l’acqua dei rubinetti.
E la voce degli animali a disegnare ritmo di quel biancore che è il silenzio delle pause.
Ti siederai con le gambe a penzoloni sul vuoto.

Giovedì ti perderai a guardar le stelle, ma col naso in giù.
Saranno sotto di te, in questa via che contorna l’orlo.
Sorriderai, e sorriderai, anche con gli occhi, tanto che ti faranno male.
Nulla potrà distrarre quell’espressione dimentica di sé.

PM: Da idiota, insomma.

MM: Non volevo dirlo io.

E Venerdì…
Tornerai in ufficio.
Ti siederai alla tua scrivania.
Accenderai il tuo computer alle 10.
Farai 8 ore, e finirai alle 19.
Ascolterai i problemi che la settimana di chiusura delle ditte e la solitudine di chi lavora lo stesso, come te, produce.
E reagirai con altrettanta banalità, risolvendoli brillantemente: tuttapposto.
Sarai tu e Impossible.
Non scoraggiare.
È maleducazione.


Ma nell’ultima ora: sarai solo.
Anche Impossible se ne andrà.
E potrai ancora vedere quella strada: l’Orlo.
Dimensione magica e triste.
Varco tra qualcosa che sta per finire e qualcosa che sta per iniziare.
Da una parte una vita, dall’altra ferragosto.
E un’altra vita.
In quell’ora tutto è permesso.
Potrai telefonare al giovin direttore e chiedergli se ha risolto il problema.
Quale problema?
LA FACCIA DA PIRLA!
Potrai telefonare all’ultimo milanese che hai sentito vomitare odio sugli albanesi, e dirgli che se vuole sparare a qualcuno perché è colmo di giusto rancore, gli spari, ma si renda conto che è rancore, magari giusto, ma rancore.
Non “gli albanesi tutti appesi”: solo il suo dannato, tragico e personale rancore.
Lo accetti, e non sporchi chi ancora non ne ha.
Che tanto prima o poi toccherà a tutti.
Potrai ballare nudo con grembiulino da cameriera e stivaletti neri con la cernieretta, tra server e firewall, facendo l’elicotterino col puparuolo per raffreddarli.
Potrai registrare la segreteria telefonica con voce calda e sensuale: qui non c’è nessuno, ma non è un paradosso, solo la mia voce da strappamutande registrata.
Potrai telefonare a Panagulis, e tra lacrime e rimpianto cercare di convincerlo a tornare in vita.
Quando ti chiederà della Fallaci, gli dirai che dopo che lui se ne andò, venne rapita dagli alieni, e il sosia che hanno rispedito sulla terra era una sua pallida imitazione di destra.

PM: A proposito, come sta?

MM: Bene, Tau Ceti IV è un pianeta-centro-commerciale, sta appoggiando il movimento dei Barattisti Anarchici.
Sempre in forma.

E dopo un’ultima telefonata a Gianpasubio Eumodeo, solo perché ti fa ridere il nome, che sei scemo, poi, metterai giù il telefono.
Chiuderai gli occhi.
Nelle palpebre sentirai lo sfrigolare luminoso dell’orario di chiusura.
La chiusura dell’Orlo.
Ciao mondo vecchio.
E sarà già ferragosto.
Di nuovo: la Realtà.
Buona settimana.

PM: Ma… non mi hai detto chi sei…
Assunto… cosa…

MM: Ti stai svegliando…
Buona…
… settimana…

SE TELEFONANDO IO SOGNASSI… COSA?

14 commenti:

fatacarabina ha detto...

;) sei fuori come due pergoli ma di una simpatia assoluta...:)

chiaratiz ha detto...

due. pergoli. non uno

lise.charmel ha detto...

vivrai tutta la settimana in attesa di quell'ora? :)

(s.) ha detto...

perché il civico di via dalla realtà è proprio l'8?
(mi sto specializzando in domande cretine dopo post belli).
per le otto ore? perché se lo ribalti è tipo infinito? per l'assonanza orlo-otto?

Furfi ha detto...

@pepper, sei libero giovedì sera?

nemoravi ha detto...

L'ho detto anche al Canile Pepper, ma quando scrivi così sento la poesia. Avrai una settimana incredibile o, meglio, tu la percipirai così e la trasformerai in un viaggio surreale... il mondo vecchio che finisce e ne incomincia uno nuovo dopo ferragosto.

Ho sempre avuto anche io la strana percezione di questa festa inutile che demarca, però, un prima e un dopo. Ma poi, per alcuni di noi, è solo una data come un'altra che non corrisponde a nulla.

Un pò come quando osservo i villeggianti di questo luogo sospeso nel nulla, con ville fantastiche e bmw come utilitarie, e continuo a pensare di non essere normale.

E la micra in prestito, parcheggiata nella villa in prestito mi fa chiedere: a chi sono in prestito io?

E' tutto così nella norma, penso, che io sono assolutamente fuori dalla norma. E me ne vado in giro per viali alberati con le mie treccine da mare, in cerca di campo per telefonare, oppure al mare da sola con protezioni altissime e libri che leggo, al contrario di chi li porta per bellezza. E nuoto e prendo il sole, che sono le uniche due cose normali che condivido con tutti, ma poi me ne resto in questa bellissima casa a leggere e a vedere dvd invece di assistere a degli spettacoli estivi demenziali di cui l'eco mi arriva fino in casa.

E poi aspetto. Gli amici che verranno, con i quali dividerò tranquille cene nel patio e qualche nuotata al tramonto. E mi sento fortunata. Per riuscire a vedere e sentire tutto ciò che mi circonda, senza avere bisogno di una bmw.

Un'abbraccio Pepper, dalla Puglia (finto)selvaggia. Continua anche tu a farmi compagnia :)

Claudio dei Norma ha detto...

Sei un infame, Pepper. Non mi hai mai detto chi sei. E stupido io che non ti ho mai guardato i piedi.
Ora è chiaro, dopo questo cazzo di post che m'ha squarciato il cuore, che ci hanno fregati per bene tutti e due, e sicuramente le stesse entità, quel branco di infami superiori intronauti che non possono rimanere in una realtà sola. E noi coglioni a seguirli ma non so tu, io non ha ma detto "ci sto". Io ci sono cascato.
Peps, sarà pure poesia come dice mia sorella ma io so che questo è quello che vivi.
Mi dispiace.
E sono contento, perché mal comune mezzo Claudio. Però io so' già mezzo, per cui un quarto.
Mi hai massacrato, ti adoro.

http://www.youtube.com/watch?v=CENTQe-pbDw

Claudio dei Norma ha detto...

E un'altra cosa:
vorrei anch'io poter ballare nudo col grembiulino da cameriera e stivaletti neri con la cernieretta, tra server e firewall, facendo l’elicotterino col puparuolo per raffreddarli, ma di mercoledì, prima di sedermi con le gambe a pendoloni sul vuoto.
Riguardo la Fallace, è vero che l'hanno rapita gli alieni ma dopo due ore l'hanno trasferita da Tau Ceti a un Ceto più infimo perché aveva troppo rotto li cojoni.
Quando senti Ale digli se torna qua con qualche amico, convincilo dicendo che ci sono birra e superalcolici a strafottere. Se se si fa negare, raccontagli la barzelletta dell'italiano, il greco e lo svizzero.

fatacarabina ha detto...

Ma te non mangi dolci? Preoccupante, e tutta 'sta poesia da dove esce fuori? Mi dai ripetizioni? :)

Claudio dei Norma ha detto...

Sei una grande, Mi', senza appello.

peppermind ha detto...

@Fata: Come ti scri(ve)ssi "dellà", sono quel peletto esaurito, e il cervello crea queste scorie oniriche per ripigliarsi.
La metto giù scientifica, via, la strada più semplice :P
Probabilmente è solo compensazione per mancanza di dolci >.>
Grazie per la... "poesia".

@ChiaraTiz: Famo 3 e nun se ne parla più!
BRAMMM BRAMMMM BRAMMM (il giudice ha un fucile a pompa, non un martelletto): aggiudicato!

@Lise: diciamo che mi preparerò con del gran sciazzu e tantra per superare lo scgolio Impossible, poi quell'ora sarà tutta in discesa.

@s: Ci hai preso, alquanto.
È il simboletto dell'infinito che si è staccato e penzola sembrando un otto (nei film è sempre il 6 che sembra il 9, ma il mio film è divvverzo ahò).
Ma non sta a significare infinito, ma (dai, immaginate).
(Sì, mi sono fatto un bel viaggio anche per ideare il titolo...)

@Vicky: Grazie per quel che hai scritto, veramente.
E io son contento se vieni a farmi compagnia, MA, se ti immagino là che ti godi il mare mi sento la coscienza più a posto.
Per fortuna che lo fai :)

@Claudio: Come spesso fai, hai ben letto una chiave che è per... gente messa nel sacco, come me e te.
Certo che li ho seguiti senza manco accorgermene, senza dirgli "ci sto"... come vedi anche qui, sono lì che mi chiedo chi sia, che voglia... e sono già assunto.
E poi non è così malaccio vivere così, almeno, qui nella patria del pragmatismo.
(La Fallaci io l'amavo tanto, prima che fosse abducted... sigh).
Grazie anche a te, per la poesia che ci leggi.


p.s. Furfi, noi ci siam già sentiti, in questo esatto punto della linea temporale, se vuoi ciapo il Tardis e vengo indietro per risponderti di nuovo...

@

nemoravi ha detto...

Avevo dimenticato: anche io amavo la Fallaci a tal punto che non ho letto più i libri "dopo"...
"Un uomo" l'ho letto tre volte, una delle più belle storie d'amore mai scritte così bene...

p.s. essì, don't worry, il riposo e il mare me li godo, ma sono una che ama condividere con gli amici e, anche se non ci conosciamo, ti sento tale :D

Giangidoe ha detto...

Io sono sempre stato fuori dalla retorica di Ferragosto, ma credo (e spero) che già dall'anno prossimo dovró fronteggiarla.
E per allora, ricorderó questo pezzo di inaspettato lirismo. Soprattutto il capoverso dei neonati e degli zingari.

Grazie Peppermind.

peppermind ha detto...

@Vicky: E allora ben venuta in casa di amici, quando ti pare, a qualsiasi ora, non serve nemmeno citofonare :)

@Giangi: Addirittura lirismo, cazzarola.
E poi anche i ringraziamenti!
Giang, grazie a te, sul serio.