lunedì 28 settembre 2009

Vietato sputare.

Peppermind: Hyper Maieutic Phone Center, sono Peppermind… ma dovrei essere io a telefonare, sia chiaro.

Darkmind: (il suono di una risata silenziosa, seguito da un silenzio che termina con

PM: … no.
Non tu!

DM: Niente è gratis.
Credevi di passarla liscia?

PM: Che vuoi?

DM: Lo scoprirai.
Quando sarà troppo tardi.
Per il momento, pensa.
Com’è che non ti girano le palle per la settimana della fottutissima moda, a Milano?

PM: … non ho mai criticato la-

DM: Sì, certo.
Lo so che “la moda” per te era l’ultimo servizio del telegiornale.
E basta.


PM
: Che c’entra.
Non mi ha mai interessato, ma l’ho sempre vista come una ricerca estetica.
Uno dei tanti modi dell’essere umano di scoprire di più.

DM: Dai che lo so.
Lo so che comprare una borsa che costa 2000 euro, per te, è come camminare coi tacchi a spillo sulla faccia di chi si siede di fianco all’entrata del supermercato, sperando nelle briciole.
Sei un illuso, o un buonista.
Perdi, comunque.
E non hai nemmeno le palle per rimanere fedele alla tua scelta, per quanto ridicola sia.

PM: Non è così.
Ho discusso con chi lavora nella moda.
So che quella borsa, li vale tutti, i 2000 euro.


DM
: Perché è un oggetto unico, vero?
Quasi un pezzo d’arte.
Bellezza.

PM: Sì.
Se uno può permettersela, e ne ama la bellezza, è legittimo che-

DM: Stronzate.
Te le racconti.
La bellezza non è in vendita.
Se proprio esiste.
Se non è solo
gestalt.
Nell’occhio di chi decide di vederla, e imporla come un valore oggettivo.
Come “moda”, da seguire o no.

PM: Ma chissenefrega.
Cos’è, cosa non è: la causa è ininfluente, il sintomo è ciò che conta.
Questa voglia di possedere qualcosa che sia ben fatto, funzionale e, perché no, bello.
Questo desiderio c’è, e tanto basta.

DM: Funzionale.
Qui sta il marcio.
Appiccichi il bello alla funzione, o viceversa?
Cos’è veramente questa ricerca di cui parli?
Questo tentativo di estrarre eleganza formale, senso, emozione, da un cazzo di contenitore per rossetti e fazzoletti di carta?
Qualcosa che veramente puoi vendere a un prezzo che è il doppio dello stipendio mensile del coglione qualsiasi?

PM: Non importa il prezzo.
È necessario che sia possibile, e continui a esserlo, possedere qualcosa che non sia solo utile, ma “altro”.
Ci distingue come esseri non-solo-viventi, forse ci potrà fare finalmente evolvere, un giorno.

DM: … oppure crepare.

PM: … e figurati se non…
Rifiutare questo desiderio è un suicidio.
Mordere la mano che ci nutre, gettando sulla strada chi è appassionato, lavora i materiali, le idee, le rende design, lampi di genio.

DM: Possedere.
“Altro”.
Pensate ancora che sia normale associare i due concetti.
Naturale, magari.

Invece quell’arabo, nella metropolitana.
Ubriaco, preso male.
Che blaterava di “lavorare 100 ore al giorno”, di “schiavi, siamo schiavi”.
Tutti che facevano finta di niente, anche tu.
Eppure lo ascoltavi, ti prendeva dentro.
È lui il rifiuto di questo mondo?
Quello per cui
Bakunin si incazzava con Marx alla Comune?
Contronatura.
Arriva nella mecca della vita, del lavoro e della moda, e gli fa schifo, la insulta.
Sporca e deturpa ciò che dà vita a tutti i bravi proletari.

“Aveva ragione Garibaldi… Ussignùr, fai morir tutti i terùn”.
L’ha detto lui stesso, mentre scendeva dal vagone.
Amaro, sconfitto.
Il prezzo di una borsa, il prezzo della felicità.

Io sono come lui.
Ci sputo nel vostro piatto.
Questo è l’unico diritto che rimane.

PM: … non…

DM
: Va’ a dormire, va’.

PM: Sì, anche tu.

DM: Io non dormo mai.
Attendo.

SE TELEFONANDO IO POTESSI CAPIRE, NON TELEFONEREI…

24 commenti:

Anonimo ha detto...

ehh, essere o avere?
pure.
cmq anche io sono una buonista del cazzo.
a pieno titolo.
gmai

Anonimo ha detto...

ah, dimenticavo!
PTHU!
:)))
gmai

Claudio dei Norma ha detto...

E' vietato anche sputare veleno?

nemoravi ha detto...

Non so se ho capito bene, io qui lo dico e non lo nego: sono mesi che sputo nel piatto dove mangio e lo faccio rodendomi dentro perché non posso farlo ad alta voce.

E'che la creatività, il colpo di genio, la passione e le idee finiscono per essere stritolate da un sistema che ti ricatta con un mensile ai limiti della sopravvivenza di cui non puoi fare a meno.

E tieni duro e resisti, cercando i lati positivi in quello che fai, ma sapendo che la qualità della tua vita peggiora ogni giorno che passa. E non sei 'un arabo schiavo', e riesci anche ad andare al cinema e a mangiare una pizza. E ti senti in colpa a sputare e a lamentarti... anche io non capisco e cerco di distrarmi per non morire.

peppermind ha detto...

@Gmai: Magari siamo solo "buoni", che non significa "giusti", ma non è così male come "buonisti".

@Claudio: Sputo libero, direi.

@VicKy: Mah... il mio non capire è se quel che mi viene d'istinto, rivoltarmi a prezzi esagerati, non sia una scemata.
In fondo si spende tanto per un PC... che differenza passa tra quella spesa e quella per una borsa fatta come dio comanda?

nemoravi ha detto...

Dovresti rivoltarti a: come mai a fronte di certi prezzi esagerati non corrisondono stipendi adeguati? Non credo che chi fa materialmente certe borse guadagni in un mese il costo di 1 borsa...

Giangidoe ha detto...

Con la tua citazione linkata mi hai fatto ricordare "L'Errore del Gestaltista", legato alle aspettative della percezione.
Che poi non è detto che non possa centrare nulla con questo post: con la Gestalt non si sa mai...

la borsa dell'ale ha detto...

La mia borsa costa EURO 18
ed è di moda!
è pure resistente
e persino non brutta
ha tre tasche dentro
una a misura di cellulare
una a misura di: tipo occhiali
una a misura di vaccatelle varie
e una fuori
a misura di qualche spicciolo da tenere sottomano
questa borsa qui non pare nemmeno stupida
certo è made in chisaadove e come
in china
e probabile che lo stipendio mensile di chi l'ha fatta
non sia di tanto superiore al costo della borsa...

l'ale e il suo sonno ha detto...

... e quindi?
boh. niente.
o faccio la misteriosa
o c'ho troppo sonno per connettere
ortografia e sintassi
sono di là che guardano l'infedele
va da sé
la vicky è fantastica
e così seria senza
essere per niente pallosa
sarebbe il mio sogno
di essere così
e
la vicky quasi la amo
sororamente, ovvio
cioè non è ovvio per niente
ma è così
ciao pep
ciao tutti

magari dormo
valà

io ci provo

occhiolino!

sfisiolino to peppino

sogni d'oro

come una cerniera
di una borsa
della bottega veneta
euro...
mah
...
prezzo su richiesta
scrivono

fate vobis.

:)))

lale

nemoravi ha detto...

@l'ale e il suo sonno
Oddio che complimentone: seria senza essere pallosa!
Guarda, per rassicurarti, io dentro di me rido dalla mattina alla sera, dentro sono sobria e sfisiolino anche se non so come si fa!
Diciamo che sto studiando per portarle fuori tutte 'ste splendide qualità che ti invidio ;)

p.s. e, incredibile, dentro sono anche capace di dormire! Fuori poco, molto poco...

lise.charmel ha detto...

possiedo tre borse costose, di cui una molto costosa. non credo che se non avessi comprato quelle borse i soldi sarebbero andati a chi non li guadagna.
il problema non sono gli oggetti costosi in sé, il problema è la mancanza di equità nella distribuzione delle ricchezze. se tutti avessero da mangiare e un tetto sopra la testa, non sarebbe un problema che certi oggetti costano tanto. tu vedi la sperequazione, ma l'oggetto costoso è un indicatore non la causa. prendiamocela con la causa, se le borse costano troppo lasciamole in vetrina

Claudio dei Norma ha detto...

Premessa importante: non riesco a trovare un secondo lavoro e quindi da quando mi sono singlizzato, vivo da poveraccio.
Detto questo, anche quando avevo qualche lira in più, l'unica cosa di marca che compravo erano i Doc Marten's. Che alla fin fine non sono certo una spesa inaccessibile. Certo, sono di pelle, ma non ho ancora trovato nulla di non animale che d'inverno scaldi i piedi e li preservi dall'acqua. E che si possa portare sotto il vestito nero da lavoro. Anche le Magnum sono di pelle.
Al loro prezzo corrisponde un più che dignitoso valore. Di una borsa Louis Vitton si può dire la stessa cosa, come afferma Pepper? Voglio dire, millecinquecento euro per una borsa da cosa vengono giustificati, a parte la marca? Il materiale e la lavorazione? O "il lampo di genio"...?
Millecinquecento euro sono quasi due miei attuali stipendi, per cui la domanda è seria, non una provocazione.
Ovvio che invidio chi c'ha tanti soldi da spendere, ma come spiegarlo, io quando ho comprato la batteria, ho preso il modello fatto del legno da me preferito e ho cercato quella che mi dava la risposta di suono che volevo e delle meccaniche valide. Non è una Yamaha o una DW, nè un Ayolte (chi ce l'ha i soldi per una Ayolte, comunque!) ma 'sti cazzi.
Dico una stronzata cosmogonica se immagino che comprare qualcosa di una certa marca sia una questione di prestigio per chi la acquista?
Scusate la tirata.
Lo so, sono estremamente naive, ma sincero.
Ridicolo ma serio, ecco.

Scusa, Peps.

Anonimo ha detto...

secondo me è chiaro che la borsa prada o vuitton sono solo uno status symbol.
non sono belle (le fanno nei borsettifici dell'amiata, in toscana...vi posso assicurare...niente grandi fabbriche del lusso. Pagano il giusto a piccoli imprenditori che hanno si e no una ventina di operaie. soprattutto pagano la sicurezza della non contraffazione)
lampo di genio? per fare una pelle stampata, sempre la stessa da 40 anni? al massimo con la variante delle ciliegie!! orripilanti?
si conservano a lungo solo perchè le proprietarie che ci hanno speso uno stipendio e forse più, le mettono sedute sulla sedia quando vanno vanno al ristorante e ordinano anche per loro...mica come me che la mia borsa la butto sotto i piedi! altrimenti durerebbero quanto durano quelle da 30 euro.

e poi se uno ha buon gusto trova il suo stile anche a prezzi bassi.
io ho un'amica che è sempre strafiga, particolare, ammirata da tutti/e e spende pochissimo.
poi ci sono le colleghe che invece sembrano fatte in serie.
eleganti perchè scelgono già i capi abbinati e precostituiti della boutique in voga di turno.
eleganti ma anonime.

io sono una cialtrona, non faccio testo però per me la classe per me E' acqua.
cioè, se ce l'hai è facile come bere un bicchiere d'acqua.
se no hai voglia ad ordinare champagne!
gmai

lalesibilla cumana ha detto...

io mi dicevo questo:
non comprerei una borsa da
(per dire)
1.000 o 2.000 euro
neanche se ne avessi 100 milioni
perché è immorale
con tutta la povertà
che ci circonda
vicina
lontana
e con quei soldi
ci "sostengo"
tre bambini del sudan
per una anno,
minimo

poi però mi è stato fatto
notare:
magari è vero
che non butteresti 2.000 euro
in una borsa
però
magari
butteresti (?)
1 milione di euro
in un quadro
o in un libro antico
...

e non è mica un po' lo stesso?

e allora io lì a produrmi
che no
non è proprio
lo stesso
perché l'arte
e lo spirito umano
e la bellezza
e quel che dura
e quel che è effimero
e
e
e

però poi alla fine
non è mica davero
un po' lo stesso?

adesso vado che devo andare
a guadagnarmi l'equivalente
di un
fazzoletto di carta
firmato
e
usato
ecco dove
devo andare
e pure un po'
correre

l'alechevitaccia

Anonimo ha detto...

bèh, intanto il quadro è meno deperibile di una borsa.
e cmq lo puoi rivendere al momento del bisogno.
il che fa come un investimento.
sennò di questo passo dovremmo dare via tutto e fare san francesco.
vabbè che ci manca poco, però...
gmai

pyperita ha detto...

Penso che con i propri soldi ognuno sia libero di fare quell oche preferisce. Per esempio io preferisco un viaggio a una borsa costosa o a un gioiello, ma questo vale per me.

Anonimo ha detto...

Sono troppo rigida per esprimere un giudizo positivo sulle borse da 2000 euro.
Ma dico che preferisco il buonismo posticcio al menefreghismo consapevole.
Saluti, signorPepper.
Linda

marlene ha detto...

io non faccio testo... è dall' anno scorso che non faccio shopping!!!!
sono una donna decisamente in controtendenza ehh :)
dai pepper ci porti a spasso a me e gmai a provare i vestitini da butic???
p.s. però devi mentire e dire semore che sto da dio, sia chiaro...

peppermind ha detto...

Vi rispondo in generale, perché è un momento... un po' così, ma vi leggo, e prometto di tornare a essere più loquace.
In genere tenderei a essere d'accordo con Lise e Pyperita e l'Ale, sebbene il mio lato Darkmind continui a tirarmi dalla parte di Gmai e Claudio...

Pardon, e a presto.

Claudio dei Norma ha detto...

Quanto costa un gianduiotto di quelli seri?

Claudio dei Norma ha detto...

Perdona il commento precedente, Peps, era già partito il mode Narcomind.
Peps, momenti così possono capitare, mi auguro non si tratti di nulla di irrisolvibile.
Non è che ti si sono rotte le scarpe di Gucci?

Anonimo ha detto...

minchia claudio.
un gianduiotto serio costa caro!
la cioccolata fatta dai cioccolatieri è un vero lusso e qui puoi pagare 1 etto di gianduiotti anche 12 euro!
quando non sono posseduta da darkmind ne prenderò un pacchettino e quando vengo a roma li distribuisco uno ciascuno come le ostie!
:)

pep: torna...stu bloggg aspietta a tte!
:)
gmai

marlene ha detto...

miiiiii!!!!
tonna peppì!! tonna!!! :D

con affetto Carmela

Claudio dei Norma ha detto...

>GM & MK:

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh, invidio Pepster!
Anzi, Sperperepepper, visto il post.

G-Mai, quando ci dai la gianduiostia, fai l'imitazione di Benedetta Sedicetta? Che li mortacci sua è coperta di firme da capo a piedi!!!